mercoledì 22 maggio 2024

Piergiorgio Odifreddi : C’è del marcio in Occidente - Ed Raffaello Cortina – recensione

 



La biografia di Odifreddi è talmente lunga e complessa, che non ci provo nemmeno a tentare di riassumerla.

Fortunatamente però l’autore è talmente noto, che non ha bisogno di presentazioni.

Uno può essere noto, perché è un personaggio insigne.

E Odifreddi è uno scienziato accreditato e di livello, ma immagino che la sua notorietà sia dovuta sopratutto a un’altra ragione e cioè al fatto che è anche un ottimo divulgatore scientifico, ma sopratutto è un abilissimo polemista.

Se ci fosse un qualche premio per l’intellettuale “anti -mainstraeam” più efficace, Odifreddi lo vincerebbe.

Divisivo, come si dice, lo è al massimo grado.

Ci sono altri personaggi che devono la loro popolarità alla polemica, ricercata nei vari talk televisivi, ma c’è una bella differenza di livello e di “potenza” intellettuale fra Odifreddi e gli altri.

Competere dialetticamente con un luminare della logica è semplicemente un azzardo.

Ovvio che Odifreddi non piace a tutti e che quindi molti rifiuteranno i suoi libri per partigianeria.

Non posso però non confessare che personalmente lo seguo da decenni e lo apprezzo parecchio.

Riconosco che a volte chi si trova in una posizione come la sua, può essere tentato di ostentare una certa “arroganza della ragione”, ma forse è inevitabile che ci sia un pegno da pagare alle menti più dotate.

Ma veniamo al tema.

Ho apprezzato moltissimo questo libro che ho interpretato come un catechismo dell’ “anti- mainstream”.

L’America fa pena, Israele dovrebbe vedere la sua dirigenza politica giudicata per crimini contro l’umanità, Putin in Ucraina è stato largamente provocato a intervenire, l’Occidente puzza di marcio, il Sud Globale ,per fortuna che c’è ,e che si rafforza ogni giorno che passa, la democrazia formale dell’Occidente è matematicamente insostenibile.

Ce n’è abbastanza?

Per me è stato un godimento spirituale vedere l’abilità con la quale Odifreddi riesce ad appoggiare le sue affermazioni contro-corrente.

Qual’è la strada che quasi sempre gli autori seguono per pararsi dall’ira funesta di chi si sente sfidato o addirittura ridicolizzato proprio nelle argomentazioni che ritiene principi “senza si e senza ma”, “valori non negoziabili” eccetera?

Ricorrere alla citazione di testi ritenuti autorevoli nel mondo dei media o della saggistica.

Odifreddi fa di molto meglio : lui vi cita a sorpresa gente come Dostoevskij, Einstein, Mandela, Gandi e via di questo passo.

In mezzo a tanto mediocre conformismo nei media e nel mondo della cultura, occorreva pure che qualcuno si facesse carico di chiamare le cose col loro nome, per quanto sgradevole.



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