venerdì 22 febbraio 2013

Grillo non ha un programma è solo protesta, dicono tutti, ma allora questo cos’è?





Oramai si contano le ore più che i giorni.
Le elezioni sono alle porte e i partiti sono terrorizzati dal  nuovo, che avanza per la prima volta da decenni di immobilismo, che ci ha portati vicino allo sfascio.
Per fare le pulci a Grillo chissà quanti soldi hanno investito Berlusconi e soci scatenando investigatori privati, giornalisti e quant’altro.
Ieri Libero addirittura dedicava quattro pagine per elencare le presunte nefandezze del personaggio, che avrebbe aderito addirittura a  dei condoni edilizi.
I condoni  sono un delitto politico per chi li legifera non certo per chi ne usufruisce, che sarebbe scemo se non lo facesse.
Il risultato del Movimento 5 Stelle potrebbe essere veramente eclatante se fa così tanta paura alla cricca al potere da decenni, con governi trasversali.
La melma che appare dallo scandalo Monte Paschi evidenzia il fatto che il Pd anche quando era ufficialmente all’opposizione di Berlusconi in realtà trattava continuamente col PDL per la spartizione del sottogoverno e viceversa.
Si dice ora che il potere leghista al nord ed in Veneto particolarmente sta franando a favore di Grillo.
Fosse vero.
Bersani ha cominciato a mostrarsi possibilista nei confronti del M5Stelle e questo è un buon segno.
Monti, dall’alto della sua arroganza continua a bollarlo come un movimento di pura protesta privo di qualsivoglia proposta.
E questo è clamorosamente falso, perché se c’è una forza politica, che ha parlato di cose reali e non seguito Berlusconi nella gara a propinare le solite favole è stato quello di Grillo.
Per di più Grillo, gran parte delle cose che dice oggi, le diceva da quindici anni fa e non da qualche giorno prima delle elezioni, soprattutto nel campo dell’ambientalismo.
Le battaglie contro la cementificazione, che ha depauperato il territorio agricolo esponendolo a disastri ambientali e che ha costruito 5 milioni di appartamenti vuoti e inutilizzati perché evidentemente inutili è stato lui.
Che ha iniziato vent’anni fa le battaglie contro l’inquinamento da discariche , da forni brucia spazzatura e da industrie tipo Ilva, Marghera ecc. è stato lui.
Grillo  è l’unico politico che da 15 anni e quindi ben prima che la crisi economica evidenziasse  la insostenibilità di questo capitalismo all’italiana tutto dipendente dal potere bancario, ha avuto il coraggio di presentarsi alle assemblee degli azionisti da Telecom alle altre importanti  SPA per smascherare management incapaci, se non peggio, che regolarmente gabbavano i risparmiatori.
Se le sue piazze sono gremite di giovani è perché non a caso è lui che da anni porta avanti il discorso del reddito di cittadinanza, primato dell’istruzione pubblica, primato della sanità pubblica, internet libero e gratuito.
Sarò anche tendenzialmente giustizialista, ma non mi dispiace affatto che Grillo sia l’unico politico a dire che non basta cacciare questi politici dal potere, non basta, occorre anche fare loro restituire il maltolto.
Referendum sulla permanenza dell’Euro.
Qui siamo al cuore del problema, al cuore di tutti i nostri problemi attuali.
Quell’altro professore arrogante e venditore di fumo arrivato prima di Monti che era stato Prodi, dopo avere svenduto l’apparato della grande industria italiana pubblica è riuscito a convincere gli italiani, compreso il sottoscritto, che incautamente lo aveva votato, che l’Euro ci avrebbe portati finalmente in serie A.
Ma lui economista di professione è stato doppiamente colpevole di una scelta sbagliata, perché da economista non poteva non sapere che l’Italia non poteva  fingere di essere uguale alla Germania per di più appena riunificata, esattamente come non può farlo oggi.
L’Euro non si poteva fare subito e affrettatamente fra economie così squilibrate a nostro sfavore e senza che la UE avesse meccanismi di omogeneizzazione capaci di abbassare i livelli del Nord per alzare quelli del Sud.
Ora noi manteniamo il super -benessere dei tedeschi con la nostra infinita austerità e non viceversa, non ha senso andare avanti così, in questo modo finiamo in Grecia, per salvare le banche tedesche.
Ma le altre forze politiche sono tutte proni alla linea della commissione Ue, per la semplice ragione che ci sono impegni folli, nero su bianco, che portano la loro firma (Berlusconi,Bersani,Monti).
Solo Grillo pone drasticamente il problema di una inversione di linea: in Europa si, ma fuori dall’Euro per ora e fino a quando il nostro apparato produttivo non sarà ripartito e quindi occorre al più presto  riconquistare la sovranità monetaria che ha conservato per esempio il Regno Unito.
L’Italia peso troppo, non ci sbatteranno mai fuori, perché non ne avrebbero la convenienza, ma prima di negoziare occorre dimostrare di fare sul serio.
Ci vuole una forza politica che tiri il paese fuori da questa melma di interessi bancari, che ci governano senza essere mai stati eletti da nessuno.
Grillo pone anche e finalmente in modo radicale il problema del conflitto di interessi sulle televisioni berlusconiane e di una sola rete televisiva pubblica finanziata dal solo canone.
Riduzione radicale della casta politica e delle relative prebende.
Abolizione delle Province.
Ci sono poi le misure che sono i principi fondanti del Movimento 5 Stelle, cioè quelle dirette a introdurre dei canali fondamentali di democrazia diretta :
- introduzione del referendum propositivo e senza quorum (quello in Costituzione è solo quello abrogativo e il quorum vanifica la volontà poplare);
- obbligo per le Camere di votare sulle leggi di iniziativa popolare, oggi regolarmente buttate nel cestino, dopo che centinaia di miglia di cittadini le hanno firmate e raccolte.
Grillo indica anche la difesa della prima casa come principale ricchezza del ceto medio italiano, anche se a parole ormai questo lo fanno tutti.
Solo Grillo però ad esempio indica misure molto popolari fra i giovani come la fine delle così dette missioni di pace e ovviamente la disdetta del contratto di acquisto dei “caccia dello spreco” F35.
Intendiamoci, tutti sono capaci di fare programmi elettorali accattivanti e tutti cercano di guadagnare voti mostrando collanine colorate prima delle elezioni.
Insisto però a sottolineare il fatto che il Movimento di Grillo le sue linee guida le ripete da almeno 15 anni, come dimostra nero su bianco il suo blog e che molte di queste linee guida le altre forze politiche non hanno mai avuto il coraggio di condividerle perché considerate  troppo radicalmente contrarie a loro interessi trasversali consolidati.
E aggiungo un’altra cosa che considero assolutamente  rilevante.
Oltre a non vendere collanine colorate il giorno prima delle elezioni, Grillo ha da sempre instaurato sul suo blog il costume di fare una utilissima opera didattica fornendo in quasi tutti i post (gli articoli del blog) indicazioni su libri da consultare per documentarsi sui problemi trattati.
C’è una bella differenza fra questi metodi e la sola penosa propaganda con fini di indottrinamento dei fogli berlusconiani o all’opposto il pensiero unico di Repubblica.
Grillo e Casaleggio hanno avuto l’intelligenza di capire che internet avrebbe fatto saltare tutti gli equilibri preesistenti e vi ci sono buttati a pesce.
Il futuro è comunque loro o meglio  dei loro eredi, il popolo dei 5 Stelle, allevato a pane e computer.

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