Oramai si contano le
ore più che i giorni.
Le elezioni sono alle
porte e i partiti sono terrorizzati dal
nuovo, che avanza per la prima volta da decenni di immobilismo, che ci
ha portati vicino allo sfascio.
Per fare le pulci a Grillo
chissà quanti soldi hanno investito Berlusconi e soci scatenando investigatori
privati, giornalisti e quant’altro.
Ieri Libero addirittura
dedicava quattro pagine per elencare le presunte nefandezze del personaggio,
che avrebbe aderito addirittura a dei
condoni edilizi.
I condoni sono un delitto politico per chi li legifera
non certo per chi ne usufruisce, che sarebbe scemo se non lo facesse.
Il risultato del
Movimento 5 Stelle potrebbe essere veramente eclatante se fa così tanta paura alla
cricca al potere da decenni, con governi trasversali.
La melma che appare
dallo scandalo Monte Paschi evidenzia il fatto che il Pd anche quando era
ufficialmente all’opposizione di Berlusconi in realtà trattava continuamente col
PDL per la spartizione del sottogoverno e viceversa.
Si dice ora che il
potere leghista al nord ed in Veneto particolarmente sta franando a favore di
Grillo.
Fosse vero.
Bersani ha cominciato a
mostrarsi possibilista nei confronti del M5Stelle e questo è un buon segno.
Monti, dall’alto della
sua arroganza continua a bollarlo come un movimento di pura protesta privo di
qualsivoglia proposta.
E questo è
clamorosamente falso, perché se c’è una forza politica, che ha parlato di cose
reali e non seguito Berlusconi nella gara a propinare le solite favole è stato
quello di Grillo.
Per di più Grillo, gran
parte delle cose che dice oggi, le diceva da quindici anni fa e non da qualche
giorno prima delle elezioni, soprattutto nel campo dell’ambientalismo.
Le battaglie contro la
cementificazione, che ha depauperato il territorio agricolo esponendolo a
disastri ambientali e che ha costruito 5 milioni di appartamenti vuoti e
inutilizzati perché evidentemente inutili è stato lui.
Che ha iniziato vent’anni
fa le battaglie contro l’inquinamento da discariche , da forni brucia
spazzatura e da industrie tipo Ilva, Marghera ecc. è stato lui.
Grillo è l’unico politico che da 15 anni e quindi ben
prima che la crisi economica evidenziasse la insostenibilità di questo capitalismo all’italiana
tutto dipendente dal potere bancario, ha avuto il coraggio di presentarsi alle
assemblee degli azionisti da Telecom alle altre importanti SPA per smascherare management incapaci, se
non peggio, che regolarmente gabbavano i risparmiatori.
Se le sue piazze sono
gremite di giovani è perché non a caso è lui che da anni porta avanti il
discorso del reddito di cittadinanza, primato dell’istruzione pubblica, primato
della sanità pubblica, internet libero e gratuito.
Sarò anche
tendenzialmente giustizialista, ma non mi dispiace affatto che Grillo sia
l’unico politico a dire che non basta cacciare questi politici dal potere, non
basta, occorre anche fare loro restituire il maltolto.
Referendum sulla
permanenza dell’Euro.
Qui siamo al cuore del
problema, al cuore di tutti i nostri problemi attuali.
Quell’altro professore
arrogante e venditore di fumo arrivato prima di Monti che era stato Prodi, dopo
avere svenduto l’apparato della grande industria italiana pubblica è riuscito a
convincere gli italiani, compreso il sottoscritto, che incautamente lo aveva
votato, che l’Euro ci avrebbe portati finalmente in serie A.
Ma lui economista di
professione è stato doppiamente colpevole di una scelta sbagliata, perché da
economista non poteva non sapere che l’Italia non poteva fingere di essere uguale alla Germania per di
più appena riunificata, esattamente come non può farlo oggi.
L’Euro non si poteva
fare subito e affrettatamente fra economie così squilibrate a nostro sfavore e senza
che la UE avesse meccanismi di omogeneizzazione capaci di abbassare i livelli
del Nord per alzare quelli del Sud.
Ora noi manteniamo il super
-benessere dei tedeschi con la nostra infinita austerità e non viceversa, non
ha senso andare avanti così, in questo modo finiamo in Grecia, per salvare le
banche tedesche.
Ma le altre forze
politiche sono tutte proni alla linea della commissione Ue, per la semplice
ragione che ci sono impegni folli, nero su bianco, che portano la loro firma
(Berlusconi,Bersani,Monti).
Solo Grillo pone
drasticamente il problema di una inversione di linea: in Europa si, ma fuori
dall’Euro per ora e fino a quando il nostro apparato produttivo non sarà
ripartito e quindi occorre al più presto riconquistare la sovranità monetaria che ha
conservato per esempio il Regno Unito.
L’Italia peso troppo,
non ci sbatteranno mai fuori, perché non ne avrebbero la convenienza, ma prima
di negoziare occorre dimostrare di fare sul serio.
Ci vuole una forza
politica che tiri il paese fuori da questa melma di interessi bancari, che ci governano
senza essere mai stati eletti da nessuno.
Grillo pone anche e
finalmente in modo radicale il problema del conflitto di interessi sulle
televisioni berlusconiane e di una sola rete televisiva pubblica finanziata dal
solo canone.
Riduzione radicale
della casta politica e delle relative prebende.
Abolizione delle
Province.
Ci sono poi le misure che
sono i principi fondanti del Movimento 5 Stelle, cioè quelle dirette a
introdurre dei canali fondamentali di democrazia diretta :
- introduzione del
referendum propositivo e senza quorum (quello in Costituzione è solo quello
abrogativo e il quorum vanifica la volontà poplare);
- obbligo per le Camere
di votare sulle leggi di iniziativa popolare, oggi regolarmente buttate nel
cestino, dopo che centinaia di miglia di cittadini le hanno firmate e raccolte.
Grillo indica anche la
difesa della prima casa come principale ricchezza del ceto medio italiano,
anche se a parole ormai questo lo fanno tutti.
Solo Grillo però ad
esempio indica misure molto popolari fra i giovani come la fine delle così dette
missioni di pace e ovviamente la disdetta del contratto di acquisto dei “caccia
dello spreco” F35.
Intendiamoci, tutti
sono capaci di fare programmi elettorali accattivanti e tutti cercano di
guadagnare voti mostrando collanine colorate prima delle elezioni.
Insisto però a sottolineare
il fatto che il Movimento di Grillo le sue linee guida le ripete da almeno 15
anni, come dimostra nero su bianco il suo blog e che molte di queste linee
guida le altre forze politiche non hanno mai avuto il coraggio di condividerle perché
considerate troppo radicalmente
contrarie a loro interessi trasversali consolidati.
E aggiungo un’altra
cosa che considero assolutamente
rilevante.
Oltre a non vendere
collanine colorate il giorno prima delle elezioni, Grillo ha da sempre instaurato
sul suo blog il costume di fare una utilissima opera didattica fornendo in
quasi tutti i post (gli articoli del blog) indicazioni su libri da consultare
per documentarsi sui problemi trattati.
C’è una bella
differenza fra questi metodi e la sola penosa propaganda con fini di indottrinamento
dei fogli berlusconiani o all’opposto il pensiero unico di Repubblica.
Grillo e Casaleggio hanno
avuto l’intelligenza di capire che internet avrebbe fatto saltare tutti gli
equilibri preesistenti e vi ci sono buttati a pesce.
Il futuro è comunque
loro o meglio dei loro eredi, il popolo
dei 5 Stelle, allevato a pane e computer.
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