lunedì 4 febbraio 2013

Silvio Berlusconi il filosofo






I ricordi del liceo ci hanno reso familiari alcune sintesi filosofiche micidiali, talmente potenti intellettualmente, che quando le hai sentite una volta, non te le dimentichi più, come questa.
Georg Wilhelm Hegel : tutto ciò che è reale è razionale e  tutto ciò che è razionale è reale.
Berlusconi Silvio : chi si fa comprare è reale e quindi è reale solo chi si fa comprare.
Non sembri tale accostamento una semplice presa per i fondelli.
Berlusconi Silvio ha apportato al nostro paese dei danni incalcolabili, proprio perché ha imposto col suo strapotere televisivo monopolistico non solo la sua politica ma la precisa filosofia che c’è sotto.
Ha usato con maestria il medium, il mezzo tecnologico del quale aveva intuito la enorme potenzialità,  per fare quello che la chiesa aveva fatto per secoli con il suo apparato pure monopolistico : indottrinare in un pensiero unico.
Venite a me che vi intrattengo con la mia droga a basso prezzo , vi consolo e  vi faccio superare lo stress dei vostri guai quotidiani.
Entrate nel mio mondo, consumate, è quasi gratis (salvo la tonnellata di pubblicità che vi sarà riversata addosso, ma devo pur vivere anche io e io sono io, costo molto più di voi).
Assorbite i miei nuovi valori ogni giorno un po’ fino a quando non ne sarete  convinti e saranno i vostri valori : soldi, sesso, consumo, bella vita  e pensare a niente, che tanto per voi basta che ci pensi io ( come aveva fatto l’altro Cavaliere che cominciava per B.).
Chi si fa comprare è reale e quindi è reale solo chi si fa comprare.
Ecco il mantra che ha ispirato la “proposta shock” di Berlusca.
Che diminuiranno le tasse lo hanno detto tutti i concorrenti e quindi è un’arma spuntata elettoralmente.
No io li frego tutti, io le tasse  non solo le abolisco, ma ve le restituisco.
Se volete con un comodo bonifico sul vostro conto corrente, ma il povero pensionato stia tranquillo, potrà tranquillamente recarsi al suo ufficio postale di quartiere o di paese e lì incasserà.
Dai tempi del mitico armatore napoletano Lauro, che in campagna elettorale distribuiva pacchetti di pasta, una cosa simile non era più successa.
Questa sparata  berlusconiana  può essere giudicata in mille modi e sui giornali di oggi ne potete leggere tutte le interpretazioni e le critiche, ma quello che mi importa sottolineare è che ha in sé qualcosa di geniale, come sempre dal punto di vista della “tecnica della comunicazione” ,nella quale il nostro eccelle e gli altri fanno pena.
Berlusca non ha coniato solo uno slogan, non ha lanciato solo un petardo, ma ha buttato là una promessa elettorale, che sembra uno spot,  una pubblicità televisiva, che  la gente si è potuta “girare” nella propria  mente, visualizzando e pregustando la scenetta del vecchietto allo sportello dell’ufficio postale con i soldi in mano.
I soldi, capite i soldi veri ed in mano.
Questo è un vero genio  della comunicazione!
Un genio però sempre roso dalle sue  terribili debolezze ed incontinenze.
E quindi non riuscendo ad accontentarsi della formidabile furbacchiata, che si era inventato, doveva ingrandirla col suo solito spirito guascone  sparando cifre irreali.
Ha quindi parlato della restituzione Imu prima casa calcolata da lui in  1.300 € per  famiglia (che corrisponde all’Imu prima casa per un appartamento di 200 Mq.) e 900 € per un pensionato,( corrispondente a un appartamento da 150 mq.).
Forse un po’ tantino per l’italiano medio.
Ma per chi non vuole fare la fatica di farsi due conti  la cosa fa colpo.
Berlusca è un genio della comunicazione, ma ha un limite.
Ha una grandissima capacità di lavoro, dicono.
Però è uno che non studia, non è portato per la cultura, perché è convinto che la cultura non faccia fare soldi.
Si sbaglia di grosso e qui cascherà, questo è  il suo tallone d’Achille.
Il mondo di oggi non è quello di ieri e lui, che non studia , non si aggiorna, continua  a vivere in quello di ieri e quindi è spacciato.
La televisione generalista, le sue televisioni sono spacciate, sono un “format” completamente superato, oggi ormai lo spettatore ha adottato un’altra tecnologia che il Cavaliere non pratica ed è il web.
Oggi si naviga, non ci si imbalsama più in poltrona in attesa di sorbirsi quello che passa il convento.
La tecnologia internet ha cambiato ancora la filosofia di riferimento, ha superato quella di Berlusca, che vedeva lo spettatore come passivo per definizione.
Il fruitore dei servizi tv  di oggi non è più lo “spettatore” di ieri al quale si rivolge B. ancora oggi.
Non vuole più la tv generalista, che passa quello che vuole lei, ma esige di avere una offerta vastissima di contenuti sui quali scegliere lui come passare la sua serata.
Cioè il palinsesto se lo vuole confezionare lui.
E’ ormai così ovunque nel mondo.
Il futuro è la “smart tv”, che è già da mesi nei negozi, per ora a prezzi esagerati, ma c’è di già ed una  televisione collegata con internet, dove anche chi mastica poco il digitale si ritrova icone semplicissime con le quali può “navigare” per scegliersi quello che vuole in un archivio immenso.
E’ la fine.
Berlusca è colpito al cuore della sua filosofia, basata sulla passività dell’utenza.
La nuova tecnologia ha cassato la filosofia del berlusconismo.
Il berlusconismo come politica può esistere solo in quella fascia di gente fanatizzata negli anni che rifiuta di informarsi.
Nel momento in cui l’utente decide invece di adottare mezzi di informazione vasti, pluralisti e non preconfezionati da altri il berlusconismo è finto, perché tutti vedono che “il re è nudo” e il mito finisce.
Oggi il Corriere riporta un importantissima analisi del Prof Mannheimer sugli orientamenti politici dei giovani.
Che splendida boccata  di ossigeno : ci dice che il berlusconismo è insanabilmente cassato dalle giovani generazioni.
Grillo 30 e più per cento; Pd 26; PDL 12; Lega 1, ho riportato i dati a memoria ma l’ordine di grandezza è quello.
E’ finita.
Dieci anni fa i dati erano radicalmente diversi, allora la maggioranza dei giovani aveva creduto nel flauto magico del Cavaliere, così come la maggioranza dei più anziani.
Qual è la differenza, o meglio, come mai una ribaltamento così clamoroso?
La risposta è fin troppo facile : i giovani sono lo strato sociale più digitalizzato e sul web la filosofia del cavaliere è archeologia.

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