I ricordi del liceo ci hanno reso familiari alcune
sintesi filosofiche micidiali, talmente potenti intellettualmente, che quando
le hai sentite una volta, non te le dimentichi più, come questa.
Georg Wilhelm Hegel : tutto ciò che è reale è
razionale e tutto ciò che è razionale è
reale.
Berlusconi Silvio : chi si fa comprare è reale e
quindi è reale solo chi si fa comprare.
Non sembri tale accostamento una semplice presa
per i fondelli.
Berlusconi Silvio ha apportato al nostro paese dei
danni incalcolabili, proprio perché ha imposto col suo strapotere televisivo monopolistico
non solo la sua politica ma la precisa filosofia che c’è sotto.
Ha usato con maestria il medium, il mezzo
tecnologico del quale aveva intuito la enorme potenzialità, per fare quello che la chiesa aveva fatto per
secoli con il suo apparato pure monopolistico : indottrinare in un pensiero
unico.
Venite a me che vi intrattengo con la mia droga a
basso prezzo , vi consolo e vi faccio
superare lo stress dei vostri guai quotidiani.
Entrate nel mio mondo, consumate, è quasi gratis
(salvo la tonnellata di pubblicità che vi sarà riversata addosso, ma devo pur
vivere anche io e io sono io, costo molto più di voi).
Assorbite i miei nuovi valori ogni giorno un po’
fino a quando non ne sarete convinti e
saranno i vostri valori : soldi, sesso, consumo, bella vita e pensare a niente, che tanto per voi basta
che ci pensi io ( come aveva fatto l’altro Cavaliere che cominciava per B.).
Chi si fa comprare è reale e quindi è reale solo
chi si fa comprare.
Ecco il mantra che ha ispirato la “proposta shock”
di Berlusca.
Che diminuiranno le tasse lo hanno detto tutti i
concorrenti e quindi è un’arma spuntata elettoralmente.
No io li frego tutti, io le tasse non solo le abolisco, ma ve le restituisco.
Se volete con un comodo bonifico sul vostro conto
corrente, ma il povero pensionato stia tranquillo, potrà tranquillamente
recarsi al suo ufficio postale di quartiere o di paese e lì incasserà.
Dai tempi del mitico armatore napoletano Lauro,
che in campagna elettorale distribuiva pacchetti di pasta, una cosa simile non
era più successa.
Questa sparata berlusconiana può essere giudicata in mille modi e sui
giornali di oggi ne potete leggere tutte le interpretazioni e le critiche, ma quello
che mi importa sottolineare è che ha in sé qualcosa di geniale, come sempre dal
punto di vista della “tecnica della comunicazione” ,nella quale il nostro
eccelle e gli altri fanno pena.
Berlusca non ha coniato
solo uno slogan, non ha lanciato solo un petardo, ma ha buttato là una promessa
elettorale, che sembra uno spot, una
pubblicità televisiva, che la gente si è
potuta “girare” nella propria mente, visualizzando
e pregustando la scenetta del vecchietto allo sportello dell’ufficio postale
con i soldi in mano.
I soldi, capite i soldi veri ed in mano.
Questo è un vero
genio della comunicazione!
Un genio però sempre
roso dalle sue terribili debolezze ed
incontinenze.
E quindi non riuscendo
ad accontentarsi della formidabile furbacchiata, che si era inventato, doveva ingrandirla
col suo solito spirito guascone sparando
cifre irreali.
Ha quindi parlato della
restituzione Imu prima casa calcolata da lui in 1.300 € per famiglia (che corrisponde all’Imu prima casa
per un appartamento di 200 Mq.) e 900 € per un pensionato,( corrispondente a un
appartamento da 150 mq.).
Forse un po’ tantino
per l’italiano medio.
Ma per chi non vuole
fare la fatica di farsi due conti la
cosa fa colpo.
Berlusca è un genio
della comunicazione, ma ha un limite.
Ha una grandissima
capacità di lavoro, dicono.
Però è uno che non studia,
non è portato per la cultura, perché è convinto che la cultura non faccia fare soldi.
Si sbaglia di grosso e
qui cascherà, questo è il suo tallone d’Achille.
Il mondo di oggi non è
quello di ieri e lui, che non studia , non si aggiorna, continua a vivere in quello di ieri e quindi è
spacciato.
La televisione
generalista, le sue televisioni sono spacciate, sono un “format” completamente
superato, oggi ormai lo spettatore ha adottato un’altra tecnologia che il Cavaliere
non pratica ed è il web.
Oggi si naviga, non ci
si imbalsama più in poltrona in attesa di sorbirsi quello che passa il
convento.
La tecnologia internet
ha cambiato ancora la filosofia di riferimento, ha superato quella di Berlusca,
che vedeva lo spettatore come passivo per definizione.
Il fruitore dei servizi
tv di oggi non è più lo “spettatore” di
ieri al quale si rivolge B. ancora oggi.
Non vuole più la tv
generalista, che passa quello che vuole lei, ma esige di avere una offerta
vastissima di contenuti sui quali scegliere lui come passare la sua serata.
Cioè il palinsesto se
lo vuole confezionare lui.
E’ ormai così ovunque
nel mondo.
Il futuro è la “smart
tv”, che è già da mesi nei negozi, per ora a prezzi esagerati, ma c’è di già ed
una televisione collegata con internet,
dove anche chi mastica poco il digitale si ritrova icone semplicissime con le
quali può “navigare” per scegliersi quello che vuole in un archivio immenso.
E’ la fine.
Berlusca è colpito al
cuore della sua filosofia, basata sulla passività dell’utenza.
La nuova tecnologia ha
cassato la filosofia del berlusconismo.
Il berlusconismo come
politica può esistere solo in quella fascia di gente fanatizzata negli anni che
rifiuta di informarsi.
Nel momento in cui l’utente
decide invece di adottare mezzi di informazione vasti, pluralisti e non
preconfezionati da altri il berlusconismo è finto, perché tutti vedono che “il
re è nudo” e il mito finisce.
Oggi il Corriere
riporta un importantissima analisi del Prof Mannheimer sugli orientamenti
politici dei giovani.
Che splendida
boccata di ossigeno : ci dice che il
berlusconismo è insanabilmente cassato dalle giovani generazioni.
Grillo 30 e più per
cento; Pd 26; PDL 12; Lega 1, ho riportato i dati a memoria ma l’ordine di
grandezza è quello.
E’ finita.
Dieci anni fa i dati
erano radicalmente diversi, allora la maggioranza dei giovani aveva creduto nel
flauto magico del Cavaliere, così come la maggioranza dei più anziani.
Qual è la differenza, o
meglio, come mai una ribaltamento così clamoroso?
La risposta è fin
troppo facile : i giovani sono lo strato sociale più digitalizzato e sul web la
filosofia del cavaliere è archeologia.
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