Questo blog, non è un mistero, ha sostenuto la opportunità di votare per la
vera e unica novità della politica italiana , cioè per i 5Stelle.
Archiviata una vittoria strabiliante i problemi da risolvere ora sono tutti
lì e chi ha votato ora vuole soluzioni ed anche in velocità, perché la
situazione economica è quella che è.
Grillo ora si trova a dover affrontare un percorso di guerra tipo quello da
addestramento delle teste di cuoio dei Marins.
I suoi punti deboli purtroppo ci sono e sono grossi.
Primo e gigantesco : la “governace” del Movimento, che è talmente leggero,
da non avere nemmeno uno statuto minimo, almeno tipo Canottieri Olona o
pescatori Voghera.
Oddio, tutto è relativo ad esempio il PDL ha un regolare statuto formale precisino
e patinato, che però di fatto è carta straccia perché tanto tutti sanno che c’è
un suolo uomo al comando, che fa quello che gli pare, gli altri dicono di si.
Purtroppo al momento anche nel Movimento c’è un uomo solo al comando e
questa situazione va affrontata e risolta al più presto.
Oggi si vedranno per la prima volta i 108 deputati e 54 senatori eletti nel
Movimento.
Sono una enormità, veramente scioccante nella loro novità e diversità
assoluta.
Sono i rappresentanti eletti dal popolo.
La loro stessa esistenza cambia tutto anche all’interno del Movimento.
Grillo automaticamente non è più quello di prima, per la considerazione
elementare che se fra di loro maturasse un’opinione diversa da quella di Grillo
e Casalegno quest’ultima nei fatti sarebbe
cassata.
Il potere dell’uomo solo al comando da oggi è drasticamente ridimensionato.
E’ una situazione radicalmente diversa da quella del Pdl perché nel Pdl i
parlamentari eletti sono vecchi o giovani clinetes del capo ed in molti casi
sono addirittura dipendenti diretti o indiretti della galassia
Mediaset e quindi qui l’uomo solo al comando rimane sempre solo, circondato da grigi
signor sì, che applaudono appena il capo apre bocca, quello che dice non
interessa nemmeno a loro.
E’ sperabile che al di là della simpatia umana e della riconoscenza
politica per quello di enorme che ha fatto politicamente Grillo, non facciano i
timidi e si pongano subito il fondamentale
problema della catena di comando.
La voglio dire tutta, le poche cose che Grillo e Casaleggio hanno detto sul
partito- non partito, Grillo da intendersi non come leader, ma solo come porta
voce del Movimento, tutto da gestire in democrazia diretta, hanno una valenza
innovativa esaltante perché il web ha realmente una capacità di aggregazione e
di partecipazione politica nuovissima e reale, ma porta con sé anche il rischio
di essere una cortina fumogena, che nasconde la centralizzazione assoluta del
potere.
E’ antipatico dirlo, ma quando sento
parlare come si è detto sopra, mi
viene subito in mente la teoria politica della Jamahilia che qualche brillante
politologo aveva confezionato per Geddafi.
Come costruzione teorica era innovativa e fantastica, in pratica è finita
in una farsa.
Attenzione quindi, il problema c’è e deve essere affrontato in modo
trasparente . diretto e con urgenza.
Grillo non è necessario che si metta il doppio petto o il loden, ma non può
esimersi dall’assumere una veste istituzionale, della quale è stato investito
dal voto.
Tutti si aspettano che lo faccia, ma la sta tirando in lunga.
Vinte le elezioni il look da “comico” va messo in naftalina al più presto, questo
bisogna capirlo subito se no alle prime elezioni sarebbero guai.
Questo vuol dire che i punti
programmatici ora vanno attuati ma con la testa.
Chi vede le cose tutte bianche o tutte nere non è mai un buon politico.
Ad esempio il finanziamento pubblico della politica va radicalmente
ridimensionato per ragioni di buon senso ed a causa della degenerazione del
sistema finita in scandali squalificanti per tutto un popolo italiano, però
stiamo attenti a non lasciare la politica ai soli ricchi, che possono
permettersela.
Una quota di finanziamento come stipendi ragionevoli e come rimborso di
spese sostenute per l’esercizio della funzione ha una giustificazione obiettiva.
Grillo purtroppo, sarà anche stanco per i tour massacrante che ha fatto, ma
sta commettendo degli errori clamorosi di immagine presentandosi nelle sue
varie villone.
Non è necessario che vada a vivere in un monolocale, ma l’esibizione di
ricchezza richiama a tutti un altro personaggio ed è sgradevole per l’elettorato
5Stelle.
E poi sbeffeggiare e snobbare la stampa ad elezioni finite è un altro
errore di comunicazione clamoroso che non si può più permettere.
Presentarsi mascherato è un errore di comunicazione addirittura da
dilettante perché tocca un universo simbolico che ha una grande potenza, manda
un messaggio di confusione.
Ma che sta combinando?
Ma impari da Berlusconi, personaggio orribile, ma maestro di comunicazione.
Con il giochetto della restituzione dell’Imu e con le battute sulla “culona
ecc.” ha mandato due messaggi elementari ma chiari e forti : la casa non si
tocca, meno tasse, sull’Euro e l’Europa tutto va messo in discussione.
Purtroppo Berlusconi, anche se dice e smentisce la stessa cosa più volte
nello stesso giorno, su quelle due o tre cose casa, tasse ed euroscetticismo si
è reso credibile.
Guai se Grillo si mettesse ora, a
risultato acquisito, a mandare messaggi contradditori, confusi o incerti, peggio ancora lasciando
trapelare alcune delle sue caratteristiche che lo avvicinano a Berlusconi
(ricchezza, l’uomo solo al comando, idee vaghe, recitazione invece che
politica).
Il sistema costituzionale e di legge elettorale non lascia grandi spazi
alla fantasia, ma occorre ora studiarle
tutte per non vanificare il voto.
Non mi sembra possibile che Grillo possa giocare al tanto peggio, tanto
meglio e puntare alle nuove elezioni come priorità assoluta, trascurando il
fatto che la gente ha oggi delle aspettative immediate.
Il Movimento 5Stelle deve assolutamente portare a casa l’approvazione di almeno
qualcuna delle sue proposte programmatiche anche perché la gente capisce
benissimo che Grillo è in posizione di forza e che gli altri sono costretti a
cedere.
Quando sei smarcato davanti alla porta devi segnare il tuo goal, perché una seconda occasione potrebbe non presentarsi
più.
Sia in Grecia che in Spagna la gente, messa alle strette dall’aggravamento
della crisi, non ha avuto il coraggio di scegliere strade nuove ed ha rivotato
per quei medesimi conservatori che erano gli artefici del loro disastroso
passato e presente.
Cioè in quei paesi ha prevalso la stanchezza e la rassegnazione.
Attenzione che la ripetizione di nuove elezioni senza alcuna realizzazione
non crei lo stesso effetto anche da noi.
Il fatto che il Caimano invochi elezioni subito, come Grillo, è un pessimo segnale.
Si è mangiato Bersani a colazione e Monti a pranzo, attenti che non si
mangi Grillo a cena.
E’ pericolosissimo sottovalutarlo.
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