Ci stanno raccontando le
favole, ma non credeteci.
Andare con Berlusconi
non si può, neanche se la casa brucia, perché lui è quello che le ha dato il
fuoco, cioè lui è quello che ha provocato il disastro nel quale ci troviamo con
i suoi vent’anni di s-governo e quindi non può essere il pompiere, che
improvvisamente ripara il disastro, che ha fatto lui e del quale è
responsabile.
Prima ci hanno
raccontato la favoletta del nonno del mulino bianco che doveva essere rieletto
Presidente, perché questa sarebbe stata l’unica soluzione condivisa e non era
vero.
C’era un’altra Italia e
per di più maggioritaria che vuole cambiare e che si sarebbe riconosciuta
coerentemente in un esponente di alto livello come Stefano Rodotà,
estraneo alla casta e non compromesso in alcun modo in questi ultimi vent’anni
di sfascio morale e materiale.
Avrebbe degnamente
rappresentato una scelta per il nuovo e per questo è stato stoppato da chi
vuole lasciare le cose come stanno, come il nonno del mulino bianco, che in
sette anni ha firmato tutte le leggi vergogna del Cavaliere senza trovare nulla
da ridire.
Poi il medesimo nonno
del mulino bianco, uscito e rientrato prontamente al Quirinale, con un voto
indegnamente quasi unanime, ci ha raccontato a reti unificate la seconda
favoletta secondo la quale Enrico Letta per formare il nuovo governo
dell’inciucio col Pdl sarebbe stato l’unica soluzione possibile ed ancora non
era e non è vero.
Per la semplice ragione
che i due terzi degli italiani hanno votato per i 5Stelle e per il PD e
quindi hanno votato per il cambiamento, mentre il governo dell’inciucio è
esattamente il contrario.
La terza favoletta è
precedente alle prime due ed è la più pericolosa perché è assunta quasi come un
dogma , viene tutta dalla mente di Berlusconi ed è passivamente riportata da
anni dal circo mediatico come fosse una ovvietà.
Questa favoletta recita
: gli italiani da sempre sono in larga maggioranza moderat, cioè di destra, e
quindi io B. sono il naturale sultano a vita di questa Italia.
E’ falso. Perché, come
si è ricordato sopra, alle recenti elezioni politiche addirittura i due terzi
degli italiani hanno votato Pd , 5Stelle, Sel e Lista Ingroia , intendendo di
votare in tal modo per il cambiamento e per un cambiamento anche radicale, cioè
di sinistra.
Il governo dell’inciucio
con Berlusconi non si può fare, perché se lo si facesse si prenderebbe per i
naso la stragrande maggioranza degli italiani, che, come abbiamo detto, ha
votato per il cambiamento e con questo si opererebbe un “vulnus” al senso
più elementare della democrazia, anche se con la benedizione del nonno
del mulino bianco e relativa corte.
Il PD ha preso i voti
che ha preso (tra l’altro diversi milioni in meno rispetto alle precedenti
politiche) perché i suoi dirigenti avevano spergiurato che non sarebbero mai e
poi mai andati col PDL di B.
La carta costituzionale
dice che se non si forma una maggioranza in parlamento il presidente deve
sciogliere le Camere, punto.
Di conseguenza prima
bisognava verificare veramente se non esistevano soluzioni.
Questo non è stato
fatto.
Le elezioni avevano dato
tre forze quasi a pari merito.
Il presidente ha
provato con un incarico al Pd con Bersani, risultato senza sbocco.
Di fronte a questo
risultato avrebbe dovuto provare con incarichi esplorativi prima a un
esponente dei 5Stelle e se senza sbocco ad un esponente del Pdl.
Se ancora senza sbocco,
subito dovrebbe convocare le elezioni, questo è il percorso previsto dalla
Costituzione.
Anzi per essere più
precisi dato che una maggioranza chiara non è stata espressa, a causa del solo
voto del Senato, il Presidente sarebbe tenuto
sciogliere il solo Senato ed a indire nuove elezioni per il solo Senato.
Non si vuole seguire la
strada maestra e si ricorre a forzature
fra l’assurdo e il ridicolo.
Lo si è detto nei post
precedenti in modo più analitico, l’Italia da vent’anni è governata da un
regime consociativo, nel quale destra e sinistra governano insieme facendo
l’uno all’altro, alternativamente, una opposizione solo di facciata.
Così prendono
allegramente per i fondelli i rispettivi elettori e si spartiscono di fatto
tutto quanto, in un regime di corruttela crescente, intollerabile per un paese
civile.
Dopo anni di torpore e
di mancanza di una opinione pubblica partecipe e vigile, alle ultime elezioni
la gente ha finalmente reagito ed ha punito Pdl e Pd, togliendo
loro diversi milioni di voti, andati ai 5Stelle.
Ma ora i puniti
dagli elettori non si rassegnano a togliere il disturbo e reagiscono tramando
per fare il governo dell’inciucio, con la penosa scusa del supremo
interesse nazionale (la casa che brucia nella metafora iniziale).
Accetteremo di farci
scippare il mandato per il rinnovamento che abbiamo dato a 5Stelle, PD, Sel e
Lista Ingroia e che ha raccolto i due terzi dei voti?
Resistere, resistere,
resistere si diceva vent’anni fa.
Con Berlusconi non si
può andare :
- perché ha s-governato
l’Italia per 20 anni e ci ha cacciato nei guai con lo spread a 570 nell’ottobre
2011;
- perché è considerato
un “buffone” irricevibile dalle cancellerie di mezzo mondo, cosa che si
ripercuote pesantemente sulla reputazione degli studenti , lavoratori e
industriali italiani all’estero;
- perché è inguaiato
fino al collo in guai giudiziari che stano per arrivare a sentenza e
quindi non è sensato fare finta di niente;
- perché è un
personaggio che conduce una vita privata che se ce lo avessimo per vicino,
cercheremmo in tutti i modi di evitarlo;
- perché ha avuto la
faccia tosta di cambiare più volte la legislazione penale italiana in settori
sensibili come l’abolizione del falso in bilancio e l’allungamento insensato
dei termini di prescrizione, con conseguenze incalcolabili nella diffusione
della corruttela, dal momento che il falso in bilancio, guarda caso, è proprio
quello che consente di fare la “provvista” in nero per pagare le tangenti, che
servono a corrompere pubblici funzionari per aggiudicarsi gli appalti;
- perché ha avuto il
demerito storico di “sdoganare” i fascisti, provenienti o no dal Msi e infatti
il suo è il partito più votato dai fascisti italiani vecchi e nuovi, quelli che
hanno magari orrore degli anni di Mussolini, ma che condividono in pieno la
cultura del “fascismo eterno”, del borghese piccolo-piccolo, tutto teso alla
conservazione dei suoi piccoli o grandi privilegi;
- perché con il suo
impero mediatico ha corrotto le anime di questo paese, arrivando a inebetire al
gente al punto che per anni è sembrato che in Italia non esistesse più
un’opinione pubblica vigile e consapevole;
- perché non ha alcuna
visione politica : il suo è un partito personale creato per difendere i suoi
interessi privati. Prova ne è che quando sembra allontanarsi
definitivamente dal potere i titoli delle sue aziende crollano in borsa;
- perché non avendo
alcuna visione politica non ha nemmeno una politica economica. Dice di essere
liberale , ma nella pratica ha sempre operato per impedire al libero mercato di
funzionare ponendosi come il paladino delle caste e delle corporazioni;
Si potrebbe andare
avanti fino a domani, Berlusconi è una miniera di anomalie , di contraddizioni
e di errori madornali.
- i suoi sostenitori
sono i primi a saperlo, ma hanno evidentemente interesse a fare rimanere
le cose come stanno, bisogna batterli in regolari e trasparenti elezioni.
Naturalmente quando si
dice con Berlusconi non si può andare, non si dice affatto che la sinistra in
una situazione di necessità non possa trattare o governare con una destra moderata.
Questo si potrà fare però
solo quando il PDL si sarà liberato da quel personaggio impresentabile e
improponibile.
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