Gli elettori dei 5stelle che volevano una alleanza con il PD
hanno sbagliato a votarci, ha detto ieri Grillo.
E’ probabilmente il primo caso al mondo di sberleffo agli
elettori e di ripudio dei voti appena dati e ricevuti.
Tutti siamo abbastanza adulti e vaccinati da capire che
Grillo ha buttato là questa invettiva per farla intendere ai suoi eletti e non
per offendere i suoi elettori, ma insomma tutto deve avere un limite,
diversamente ci avviciniamo ai casi psichiatrici.
A che serve prendere la bellezza di 8 milioni di voti per poi ringraziare in questo barbaro modo i
propri elettori.
Ma Grillo e Casaleggio non dovevano essere i guru, cioè i
sacerdoti della comunicazione nell’era digitale?
E pensano che sia questo il modo di ricavare consenso dalla
gente che li ha votati più per disperazione che per convinzione?
Si tenga conto che, come si era detto nel post del 28 marzo
scorso, risulta dalla recente indagine pubblicata da Ilvo Diamanti che gli
elettori 5Stelle provenienti dal centro-sinistra cioè per la gran parte dal PD
sono oltre la metà del totale, quindi più di 4 milioni di elettori.
Ora non ci vuole Einstein per dedurre che chi ieri votava Pd
e oggi ha votato 5Stelle, deluso dalla difficoltà che ha il PD a rinnovarsi,
voleva con tutta probabilità provocare col suo voto una quasi costrizione per
indurre il PD a fare insieme ai 5 Stelle quello che da solo non riusciva a fare.
Se Grillo invece pensa che chi ha votato per lui deve essere
per definizione un invasato dedito alla distruzione dei partiti forse è lui a
non aver capito.
Insomma va bene tutto in questo manicomio che è diventata la
politica italiana, ma almeno rispettiamo come punti fermi la logica e la
matematica e quindi teniamo conto che se Grillo ha preso il 26% dei voti, per
arrivare al 51% ce ne mancano 24 e cioè in termini politici deve
necessariamente trovare alleanze fra le forze esistenti più affini per fare
qualsiasi cosa.
Ai neofiti si è disposti a fare degli sconti ed a perdonare
gaffes e peccati veniali, ma non sarebbe né giusto né corretto giustificare
l’ignoranza delle regole elementari in
chi è arrivato nelle istituzioni delegato dagli elettori.
Si è detto che i nuovi parlamentari 5Stelle hanno fra di
loro oltre l’80% di laureati, benissimo, non tutti avranno studiato diritto
pubblico, però ora, anche quelli che non l’hanno mai fatto, dovranno fare dei
corsi accelerati per apprendere che le democrazie rappresentative moderne si
basano sul principio secondo il quale il parlamentare è eletto “libero da
mandato”, cioè assolutamente indipendente dalla forza politica che lo ha
eletto.
Di conseguenza ad esempio i sistemi politici anglosassoni,
da sempre basati più su partiti di opinione
(cioè leggeri e con poco apparato, come sono diventati di fatto i
partiti moderni anche da noi) invece che sui partiti di massa (fondati su
apparati burocratici molto forti) hanno da sempre dato per scontato che gli
orientamenti dei gruppi parlamentari prevalgono sugli orientamenti degli organi
del rispettivo partito.
Questa è la democrazia e queste sono le sue tecniche di
base.
Se Grillo non si era reso conto prima, che ad elezioni
avvenute, il suo potere sarebbe stato drasticamente ridimensionato dai gruppi
parlamentari è ora che si adegui.
La prima regola del marketing era sempre stata il dogma
secondo cui il cliente ha sempre ragione.
Poi sono arrivati i guru della comunicazione che le hanno
studiate tutte per organizzare la “persuasione occulta” diretta a indurre, a
creare i consumi dal nulla fregandosene di quello che la gente avesse realmente
bisogno e di quello che invece risultava del tutto superfluo.
Poi, poco dopo, sono arrivati quelli come Casaleggio e
Grillo che hanno creduto di applicare le tecniche della persuasione occulta del
marketing commerciale alla politica.
Sono sicuri questi presunti cervelloni che la gente non
capisca mai di essere etero diretta o comunque non pensano che quando il
cittadino medio si accorgerà delle manovre per etero- dirigerlo si incavolerà
brutalmente?
In ogni caso l’elettore sarà anche rozzo e non aggiornato,
ma continua a pretendere di avere il diritto di essere trattato almeno come il
consumatore, che per definizione ha sempre ragione.
Questa ultima battuta di Grillo ha purtroppo delle
implicazioni antidemocratiche che sarebbe ingiusto sottovalutare.
Siamo messi talmente male che quasi si è costretti a dare un
ulteriore occasione ai 5Stelle, sempre però che in tempi molto brevi e quindi
cominciando dall’elezione del Presidente della Repubblica arrivi il loro
contributo responsabile, che guarda caso, dovrà necessariamente sommarsi ai
voti del PD, contraddicendo la vulgata del Grillo – talebano.
Non si può non distinguere , che so io, fra Veltroni e
D’Alema, fra Prodi e Bersani, fra Zagrebeski e Violante.
E’ sciocco fare finta che siano tutti uguali da impacchettare
e mettere nel cestino, perché non sono affatto tutti uguali.
Come i deputati 5
Stelle non sono tutti uguali e tanto meno non sono degli automi
telecomandabili.
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