giovedì 4 aprile 2013

Suicidio a 5 Stelle?




Gli elettori dei 5stelle che volevano una alleanza con il PD hanno sbagliato a votarci, ha detto ieri Grillo.
E’ probabilmente il primo caso al mondo di sberleffo agli elettori e di ripudio dei voti appena dati e ricevuti.
Tutti siamo abbastanza adulti e vaccinati da capire che Grillo ha buttato là questa invettiva per farla intendere ai suoi eletti e non per offendere i suoi elettori, ma insomma tutto deve avere un limite, diversamente ci avviciniamo ai casi psichiatrici.
A che serve prendere la bellezza di 8 milioni di voti per  poi ringraziare in questo barbaro modo i propri elettori.
Ma Grillo e Casaleggio non dovevano essere i guru, cioè i sacerdoti della comunicazione nell’era digitale?
E pensano che sia questo il modo di ricavare consenso dalla gente che li ha votati più per disperazione che per convinzione?
Si tenga conto che, come si era detto nel post del 28 marzo scorso, risulta dalla recente indagine pubblicata da Ilvo Diamanti che gli elettori 5Stelle provenienti dal centro-sinistra cioè per la gran parte dal PD sono oltre la metà del totale, quindi più di 4 milioni di elettori.
Ora non ci vuole Einstein per dedurre che chi ieri votava Pd e oggi ha votato 5Stelle, deluso dalla difficoltà che ha il PD a rinnovarsi, voleva con tutta probabilità provocare col suo voto una quasi costrizione per indurre il PD a fare insieme ai 5 Stelle quello che da solo non riusciva a fare.
Se Grillo invece pensa che chi ha votato per lui deve essere per definizione un invasato dedito alla distruzione dei partiti forse è lui a non aver capito.
Insomma va bene tutto in questo manicomio che è diventata la politica italiana, ma almeno rispettiamo come punti fermi la logica e la matematica e quindi teniamo conto che se Grillo ha preso il 26% dei voti, per arrivare al 51% ce ne mancano 24 e cioè in termini politici deve necessariamente trovare alleanze fra le forze esistenti più affini per fare qualsiasi cosa.
Ai neofiti si è disposti a fare degli sconti ed a perdonare gaffes e peccati veniali, ma non sarebbe né giusto né corretto giustificare l’ignoranza  delle regole elementari in chi è arrivato nelle istituzioni delegato dagli elettori.
Si è detto che i nuovi parlamentari 5Stelle hanno fra di loro oltre l’80% di laureati, benissimo, non tutti avranno studiato diritto pubblico, però ora, anche quelli che non l’hanno mai fatto, dovranno fare dei corsi accelerati per apprendere che le democrazie rappresentative moderne si basano sul principio secondo il quale il parlamentare è eletto “libero da mandato”, cioè assolutamente indipendente dalla forza politica che lo ha eletto.
Di conseguenza ad esempio i sistemi politici anglosassoni, da sempre basati più su partiti di opinione  (cioè leggeri e con poco apparato, come sono diventati di fatto i partiti moderni anche da noi) invece che sui partiti di massa (fondati su apparati burocratici molto forti) hanno da sempre dato per scontato che gli orientamenti dei gruppi parlamentari prevalgono sugli orientamenti degli organi del rispettivo partito.
Questa è la democrazia e queste sono le sue tecniche di base.
Se Grillo non si era reso conto prima, che ad elezioni avvenute, il suo potere sarebbe stato drasticamente ridimensionato dai gruppi parlamentari è ora che si adegui.
La prima regola del marketing era sempre stata il dogma secondo cui il cliente ha sempre ragione.
Poi sono arrivati i guru della comunicazione che le hanno studiate tutte per organizzare la “persuasione occulta” diretta a indurre, a creare i consumi dal nulla fregandosene di quello che la gente avesse realmente bisogno e di quello che invece risultava del tutto superfluo.
Poi, poco dopo, sono arrivati quelli come Casaleggio e Grillo che hanno creduto di applicare le tecniche della persuasione occulta del marketing commerciale alla politica.
Sono sicuri questi presunti cervelloni che la gente non capisca mai di essere etero diretta o comunque non pensano che quando il cittadino medio si accorgerà delle manovre per etero- dirigerlo si incavolerà brutalmente?
In ogni caso l’elettore sarà anche rozzo e non aggiornato, ma continua a pretendere di avere il diritto di essere trattato almeno come il consumatore, che per definizione ha sempre ragione.
Questa ultima battuta di Grillo ha purtroppo delle implicazioni antidemocratiche che sarebbe ingiusto sottovalutare.
Siamo messi talmente male che quasi si è costretti a dare un ulteriore occasione ai 5Stelle, sempre però che in tempi molto brevi e quindi cominciando dall’elezione del Presidente della Repubblica arrivi il loro contributo responsabile, che guarda caso, dovrà necessariamente sommarsi ai voti del PD, contraddicendo la vulgata del Grillo – talebano.
Non si può non distinguere , che so io, fra Veltroni e D’Alema, fra Prodi e Bersani, fra Zagrebeski e Violante.
E’ sciocco fare finta che siano tutti uguali da impacchettare e mettere nel cestino, perché non sono affatto tutti uguali.
Come i  deputati 5 Stelle non sono tutti uguali e tanto meno non sono degli automi telecomandabili.


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