giovedì 18 aprile 2013

Inciucio = salvacondotto giudiziario per B. = Costituzione stracciata




Costituzione della Repubblica Italiana
Art 2 : “…tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge….senza distinzione di condizioni personali o sociali;
Art.25 “nessuno deve essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge”;
Art. “107:”i magistrati sono inamovibili”
Art 112 “ il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale”.

Legge 361/ 1957 : i concessionari di servizi pubblici non sono eleggibili a cariche pubbliche.

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Fa quindi veramente pena vedere quello che rimane dei così detti “poteri forti”  scrivere tramite il Corrierone, Il Sole di Confindustria , Avvenire della Conferenza Episcopale, si intende mamma Rai a canali unificati, in perfetta e preoccupante sintonia con i giornali e le TV della real casa berlusconiana, che per senso di responsabilità occorre fare il governissimo con B., come se l’Italia fosse la Germania o l’Inghilterra e non quel disgraziato paese che incautamente vota da vent’anni come capo della destra un individuo per il quale è inutile spendere ulteriori parole.
No signori, non si può fare perché farlo significherebbe uscire dalla legalità oltre che dal buonsenso e dalla decenza.
Non si può trattare con uomo che tutte le cancellerie considerano un buffone e che ha esteso il suo discredito personale e politico agli studenti,  ai lavoratori ed agli imprenditori italiani all’estero.
Facciamo finta di non saperlo e di essercelo dimenticato, ma c’è un’altra cosetta che occorrerebbe ricordarsi e ricordare ai “poteri forti” a proposito di spingere a fare un governassimo con B. a tutti i costi, ed è questa : in oltre  cinquant’anni di storia la tanto vituperata DC con i fascisti non ha mai trattato e mai significa mai, a cominciare da quando De Gasperi ha avuto il coraggio di dire un no secco nientemeno che a Papa Pacelli, pagandone tutte le conseguenze nel ’57 nella famosa “operazione Sturzo” per le elezioni comunali di Roma.
E per il partito di B. oggi  votano tutti i fascisti italiani di ieri e di oggi.
Che lui sia o non sia filo-fascista non ha la minima importanza, i fascisti votano per lui perché in lui vedono un riferimento per le loro idee, questo è un fatto, non è un’opinione.
E’ ovvio che per fascisti non intendo i pochi nostalgici rimasti, ma tutti quegli italiani  anche giovani o giovanissimi che oggi sposano la cultura fascista del “borghese piccolo piccolo” e che politicamente sono espressi bene dal partito francese di Marine Le Pen, per altro in grande ascesa, come chiarito in diversi post precedenti su questo blog  (1-4-13 e 1-3-13).
Sto scrivendo un’ora prima della prima seduta del Parlamento per l’elezione del nuovo Presidente e quindi sono, come tutti, sotto shock  per gli eventi di eri sera e notte, cioè della decisione suicida di Bersani di proporre ai suoi gruppi parlamentari di votare come Presidente, Marini, l’uomo scelto da B.
Personalmente ho la magrissima soddisfazione di non essermi fidato del PD in mano a Bersani e quindi di averlo abbandonato alle ultime elezioni a favore di Grillo.
Che la nomenclatura del PD, se pure non rappresentativa della base, avrebbe privilegiato la propria temporanea sopravivenza e quindi fosse da sempre favorevole all’inciucio, al di là dalle apparenti aperture di Bersani a mosse dirette al cambiamento, ne ero assolutamente convinto  fin da prima.
Che sarebbero arrivati fino a suicidare il loro partito per volgari e bassi interessi di poltrona, infangando le storie e le tradizioni politiche delle quali è portatore  è un atto semplicemente indegno.
Trattare con Berlusconi significa automaticamente legittimare vent’anni di sfascio morale del paese, vent’anni nei quali c’era un cittadino italiano più uguale degli altri di fronte alla legge degli altri, cioè uno che la violava addirittura cambiandosela a piacimento, come se fossimo stati ancora al tempo dell’Ancien Regime, prima della Rivoluzione Francese.
C’era uno che poteva fare quello che agli altri cittadini italiani non era consentito, perché lui era lui e gli altri erano niente, come diceva il soave Marchese del Grillo con parole più colorite.
Tutto a posto perché il personaggio era stato eletto e l’elezione popolare sistema tutto?
E ricadiamo non a caso nella cultura politica fascista.
Anche Mussolini ed Hitler erano stati confortati da un voto popolare.
Come andrà a finire non lo so, spero solo che Marini non passi con tre voti di maggioranza o peggio che la sua candidatura non sia la machiavellica foglia di fico per tirare la volata al re dell’inciucio : Massimo D’Alema.
A dopo.

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