giovedì 16 giugno 2011

Al lupo al lupo! E se poi arrivasse davvero e fosse un lupo rosso?

Ci sono tre fatti di ieri che mi hanno suggerito questo titolo.
1-la penosa sortita di Brunetta che insulta i precari qualificandoli come la peggiore Italia;
2-l’arresto del faccendiere Bisignani;
3-la quasi rivolta del popolo greco contro riforme da lacrime e sangue fatte da una classe politica che non ha la credibilità per poter chiedere quei sacrifici pesantissimi.
Queste tre cose messe insieme mi hanno fatto pensare, ma siamo proprio sicuri che Carletto Marx avesse veramente torto?
E se invece il mantra berlusconiano : “attenti al lupo!” (cioè attenti che io solo vi posso garantire contro i comunisti alle porte) fosse stato ripetuto troppo volte a vanvera col risultato di far riflettere coloro che da questa classe politica berlusconiana sono stati volutamente lasciato a piedi (i giovani, i precari, gli statali, gli operai, i sottooccupati i piccoli negozianti costretti a chiudere dopo tre mesi di attività il ceto medio, gli emarginati, i diversi ecc. ecc.)?
Se tutti costoro che ora non hanno referenti politici affidabili avessero cominciato a intessere contati reciproci con le nuove tecnologie e avessero già capito che per quella strada i risultati possono arrivare?
Cosa c’è di diverso rispetto al :”proletari di tutto il mondo unitevi!” del Manifesto di Carletto del 1848, aggiornato al 2011 italiano?
E la scoperta da parte del popolo televisivo disinformato da decenni di indegni Tg-pastoni televisivi che un faccendiere ai più totalmente sconosciuto ha contato per decenni e conta molto di più di un ministro, non richiama nulla?
A me richiama e molto l’altro ben noto assunto di Carletto : “ i governi presunti democratici sono in realtà i comitati di affari della borghesia”.
E un ministro della repubblica che ritiene di potersi permettere di insultare la categoria vastissima dei giovani precari, possibile che non si renda conto che così facendo non ha fatto altro che aizzare una categoria di grande peso sociale alla “lotta di classe”?
E la piazza greca che tumultua davanti al parlamento con inconfondibili bandiere rosse per protestare contro una intiera classe politica che ritiene sia tutta da rottamare, non fa venire su dori freddi nei palazzi della politica italiana? Non se ne sono accorti che la distanza fra la Grecia e noi è molto relativa?
Non ce lo meritiamo noi italiani, ma come si lo meriterebbero i berlusconiani di vedere le piazze che marciano sui loro palazzi, dopo avere preso per il naso per decenni tante brave persone disinformate e un po’ credulone con l’inverosimile paura dei rossi alle porte.

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