Nessuno si aspettava veramente che la Lega a Pontida rompesse di colpo l’alleanza con Berlusconi, per una serie di ragioni.
Bossi non è più quello del ’94,quando ruppe dall’oggi al domani (si dice perché Berlusconi avrebbe già allora manifestato il suo vizietto di mettersi a comprare giocatori in casa altrui e Bossi non gradì per nulla) oggi oltre ad essere nell’età della pensione ha i problemi di salute a tutti noti.
Ma soprattutto la Lega paga il prezzo di essere un partito a democrazia molto limitata. Chi dissentiva dal capo, veniva sistematicamente buttato fuori in malo modo, così è stato difficile ricambiare almeno un po’ la classe politica e ancor peggio è stato quasi impossibile elaborare una linea politica in modo sensato e questa anomalia ieri a Pontida è emersa in modo vistoso.
Tanto più che la Lega, salvo all’epoca di Miglio, non ha mai attirato nelle sue file praticamente nessun intellettuale in grado di elaborare alcunchè.
Quando ci si affida solo al presunto eccezionale fiuto del capo ci si ritrova vent’anno dopo senza avere la minima idea seria su che fare, come si è visto ieri.
La Lega dopo vent’anni che non ha saputo elaborare alcuna linea politica ha manifestato un vuoto di idee e di contenuti assolutamente preoccupante.
Politica economica : inesistente. Non una parola su una strategia di sviluppo per le Piccole e Medie Imprese. Liberalizzazioni ? Nulla, anzi l’idea peregrina e populista di spostare i ministeri al Nord significherebbe creare nuovi posti statali aumentando una burocrazia già fuori misura.
L’unica indicazione economica è stata per favorire gli agricoltori che hanno sfiorato le quote latte (si calcola che siano circa 5000 persone che a quanto pare sono oggi la lobby più forte all’interno della Lega).
Sulla crisi finanziaria? L’indicazione è stata : se la vedano Berlusconi e Tremonti. Non s’era mai visto un partito che rinuncia ad essere qualcosa in questo modo.
Politica estera? Totalmente inesistente. Basta con la guerra in Libia e con le missioni militari, costano troppo. Bene ma al momento come la mettiamo? Veramente brillante il ragionamento del cavolo di Maroni : abbiamo bisogno di avere un interlocutore in Libia per trattare il blocco degli imbarchi ed allora fermiamo la guerra così avremo come interlocutore solo il caos. Diavolo ma sembra impossibile che un ministro della repubblica di primo piano, addirittura incoronato di fatto come futuro leader della Lega e candidato a Presidente del Consiglio parli della Libia senza curarsi del fatto che la Libia medesima è un filino più importante per noi come nostra fonte primaria di gas e petrolio piuttosto che per il grattacapo che ci può procurare spedendoci barconi di disperati. I barconi sono noccioline a confronto del prossimo inverno senza il gas libico.
Ma possibile che gli italiano continuino a votare politici di livello così infimo?
L’unica idea chiara uscita da Pontida perché urlata senza possibilità di equivoco è stata “secessione”. Peccato che sia stata gridata anche vent’anni fa e che i dirigenti della Lega, che sono sempre gli stessi in questi vent’anni non ci abbiano nemmeno pensato.
Forte anche il vecchio leone che sorpreso dall’urlo unanime del suo popolo non abbia saputo rispondere altro che : bene se volete la secessione preparatevi.
E’ proprio questo che la gente si aspetta dal capo di un movimento politico più di lotta che di governo : non mi metto alla vostra testa in prima fila e andiamo alla secessione , ma se volete la secessione vedetevela voi.
Siamo ancora all’ “armiamoci e partite”, io ho altro da fare.
Unica concessione, il governo ha fatto degli errori, l’alleanza con Berlusconi è in discussione.
Ma questo l’avevano già detto gli elettori.
Anche la Lega ci ha fornito a Pontida il prontuario di una classe politica da rottamare.
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