Ah, se non ci fosse stato, sarebbe stato molto peggio.
Questo è un argomento logico debolissimo ma è quello che va per la maggiore fra i maggiori economisti.
Figuriamoci fra gli altri.
L’Euro ci ha dato la stabilità finanziaria e ci ha regalato una moneta forte: questo è il mantra ripetuto più di frequente ed almeno questa affermazione è inconfutabile.
L’Euro è tutt’ora una moneta forte sul dollaro (l’altra e la prima moneta di riferimento del pianeta) verissimo, ma i vantaggi?
Finite sopra le idee chiare e distinte, qui comincia la nebbia in Val Padana.
Noi non abbiamo le dimensioni continentali degli Usa o della Cina, e questa è la ragione per la quale i grandi veri politici degli anni ’50 hanno avuto l’ idea dell’Europa Unita, per portarci ad avere una dimensione continentale.
Purtroppo però l’Europa non è mai decollata, non c’è un governo, meno che meno un presidente federale ,non ci sono forze armate comuni, c’ è solo l’Euro però non c’è una politica economica comune, nemmeno c’è una politica fiscale comune.
Può durare ? Forse perché a qualcuno che conta (Germania) fa più comodo che ad altri, ma non è detto perché senza un meccanismo di decisioni comuni il mercato un momento o l’altro prevarrà e manderà in bancarotta prima i più deboli ma poi anche gli altri,
Fare la cronistoria dell’Euro in Italia è come fare la cronistoria delle solite debolezze mai curate del nostro paese e dei nostri connazionali.
Siamo di memoria corta, siamo insanabili creduloni, siamo troppo buonisti, cioè troppo propensi a perdonare.
L’Euro è arrivato in Italia propiziato dalla lungimirante opera del “genio” politico di turno, Romano Prodi.
In effetti poteva sembrare così, nel senso che il paese usciva da una disastrosa crisi economico finanziaria e invece di fallire come si meritava con debito pubblico del 126% del Pil, veniva ammesso a partecipare ai vantaggi del club dei virtuosi e dei duri.
Ma già il primo passo è stato in realtà uno scivolone pazzesco, perché l’insipienza politica di chi ha gestito il passaggio dalla Lira all’Euro ha fatto sì che nel giro di alcuni mesi chi guadagnava 100 si è trovato di colpo a percepire 50. Stipendi dimezzati. Un’altra parte di Italia, tutti coloro che avevano qualcosa da vendere hanno lucrato sul corrispondente di un raddoppio dei prezzo.
In un altro paese sarebbe stata la rivoluzione, da noi niente, tutti perdonati, Prodi addirittura è stato rieletto poco dopo.
Per entrare e rimanere nel club nordico dei virtuosi e dei duri avremmo dovuto diventare come loro e invece la maggioranza di noi ha scelto di affidarsi al susseguente “genio” della politica, che non nomino nemmeno perché sono fra quelli che non ne possono più di averlo fra i piedi, non per odio ma per sopravvenuta stanchezza, mi sono stufato di sentir il suo nome dieci volte al giorno.
Il nuovo genio è subito piaciuto molto ai più perché ha spudoratamente promesso alla pancia degli Italiani che con lui avremmo trascorso anni senza dovere avere il cruccio di occuparci di cose serie.
Quasi vent’anni dopo siamo punto e daccapo, cioè pochissimi passi dietro alla Grecia che è già fallita, dato che i suoi Bot acquistati a 100 ora valgono 40.
A questo punto non posso tacere la parte meno piacevole, quando e se ci sveglieremo dal torpore del berlusconismo e saremo costretti a fare i conti picchieremo il naso contro questa inaspettata situazione : a detta dei tecnici, l’uscita dall’Euro dell’Italia e il suo ritorno alla Lire ci costerebbe esattamente quello che ci è costato entrarci, cioè chi oggi guadagna 100, col ritorno alla Lira si ritroverà in tasca 50.Cioè chi ai tempi della Lira guadagnava 100 si ritornerebbe in tasca 25
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