martedì 14 giugno 2011

Siamo seduti sulle macerie del Berlusconismo, ma non è bello come pensavamo

Oramai ci sono pochi dubbi sul fatto che Berlusconi non sia più in grado di fare altro che danni a sé stesso e agli altri.
La mezza Italia che berlusconiana non era mai stata ha festeggiato.
Una parte tutt’altro che trascurabile dell’altra metà del paese, cioè di coloro che berlusconiani nell’urna sono stati per anni ha pure trasgredito agli ordini del capo- padrone per la seconda volta in pochi giorni.
A questo punto per Berlusconi in politica il ciclo è finito.
Nemmeno Ferrara , che sinceramente lo ammira e che ha creduto in lui tenacemente crede veramente che il Cav. sia capace di tornare allo spirito ed all’ energia del 94 quando aveva fondato il suo movimento politico.
Le altre penne berlusconiane più esposte da Feltri ora del Giornale, a Belpietro di Libero a Secchi del Tempo sono in “stand by”, in attesa degli eventi, sperando che il berlusconismo possa sopravvivere alla disfatta di Berlusconi.
Essendo però costretti a scrivere il loro pezzo quotidiano o quasi la tirano in lunga cercando di alzare il morale dei lettori afferrandosi all’argomento debolissimo che tuttora a Berlusconi non ci sarebbe alternativa credibile.
Era vero fino a ieri, non lo è più oggi.
Di fronte a un Berlusconi che ha per testa solo il bunga bunga e che come l’ultimo Mubarak si ritrova talmente staccato dalla realtà da soffrire fisicamente per quella che ritiene una immeritata ingratitudine dei suoi elettori di un tempo , un Bersani qualsiasi è orami diventato l’alternativa credibile.
La politica da sempre ha delle fasi di stallo magari decennali o ultradecennali, come è capitato all’ultima DC ma anche delle fasi di accelerazioni improvvise che sparigliano tutte le carte.
E’ quello che sta succedendo in Nord Africa e anche qui da noi.
Berlusconi ha perso principalmente per colpa sua, perché non ha fatto quello che aveva promesso di fare dimostrando di essere un’anomalia perniciosa per la politica italiana, che ci ha fatto perdere anni di sviluppo in quasi vent’anni sprecati a fare pressoché nulla di quello che sarebbe stato necessario per avvicinarci ai cugini europei più sviluppati che ci hanno sempre più distanziati.
Per sua somma sfortuna la sorte lo ha sfavorito non solo servendogli una crisi economica finanziaria pesante, ma colpendolo al cuore in quello che era il suo vantaggio competitivo per definizione : la televisione.
Berlusconi ha perso ed è superato perché la televisione la sua creatura e l’oggetto del suo conflitto di interessi ha perso perché è ormai superata.
I commenti degli istituti demoscopici hanno rilevato infatti che la quota di elettori che trae le sue informazioni non più dal pastone televisivo dei tg. ma dalla rete, da internet, e dagli smartphone, cioè dai telefonini più evoluti è aumentata di quel tanto che è stato decisivo per pervenire alla sconfitta di Berlusconi, altro che Santoro e C.
L’immenso popolo che comunica tramite social network, blog ecc,. tra l’altro in costante espansione, ha di fatto mandato a casa Berlusconi allo stesso modo come aveva mandato alla Casa Bianca Obama e come ha mandato a casa Mubarak , Ben Ali, Salhè .
Intendiamoci si tratta per ora di minoranze, che però come sempre sono quelle che risultano decisive.
Perchè il popolo di internet ha decretato il superamento della televisione? Perchè la televisione è uno strumento,da usare come spettatori passivi, mentre sul web si è per definizione attivi, cioè si entra per partecipare non per ascotare e basta.
Ci si informa, si sente quello che dicono gli altri e poi si dice la propria.
Cambia tutto.
Sul web fare propaganda e contare fandonie si può farlo ma ha poco senso, perchè bastano due colpi per smascherare il conta-balle.
Sul web si contatta gente per vie nuove ed impensate.
I filmati super artigianali messi su You Tube (il sito sul quale chiunque può caricare i suoi filmati)a costo zero, perchè fatti col proprio telefonino, per prendere per i fondelli chi aveva lanciato le note castronate su Pisapia presunto amico di zingari,drogati ecc. hanno avuto un successo imprevedibile ed hanno contribuito non poco ad oscurare la propaganda fatta con mezzi tradizionali dalla Moratti e costata milioni.
Non è stato baciato dalla sorte nemmeno Feltri che appena riapprodato al Giornale ha dovuto commentare la disfatta del padrone del vapore.
Qualcosa doveva pur scrivere.
Gli è toccato di dire che gli elettori hanno punito Berlusconi perché terrorizzati dalla campagna terroristica sul nucleare alla Celentano.
Feltri sa benissimo che il centro destra sono vent’anni che campa su una campagna terroristica volta a creare paure irrazionali nella gente, fondate su nulla di reale o su fandonie indimostrabili.
Se lui che è il numero uno non trova altri argomenti il berlusconismo è davvero messo male.
Le parti si sono invertite.
Erano anni che i non berlusconiani tutte le volte che il regime andava in crisi aspettavano con orrore l’uscita disastrosamente masochista di qualcuno dei leaderini del centro sinistra che sembrava fatta apposta per rinfrancare il berlusconismo e regolarmente questa uscita si realizzava e un Berlusconi ferito si riportava bellamente in sella.
Questa volta pare sia finita davvero se Di Pietro a urne aperte ha detto : speriamo che Berlusconi spari qualche cazzata e il gioco è fatto.
Berlusconi gli ha dato retta e il gioco è stato fatto.

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