La lunga esternazione di Berlusconi alla annuale presentazione del libro di
Vespa è stata abbastanza impressionante :
- l’incipit è stato un lunghissimo excursus storico per dire che la causa
del fallimento dei suoi governi
precedenti starebbe stata nel fatto che in
Italia il presidente del consiglio non conterebbe nulla e non potrebbe fare
nulla, perché ahimè in questo disgraziato paese vige il dannato principio della
divisione dei poteri.
Si scamperebbe a questa disgrazia solo se gli elettori si decidessero di
dare la maggioranza assoluta al suo solo partito in modo che lui potrebbe così
fare un’altra costituzione, che dia carta bianca al capo del governo;
Questo sistema istituzionale in Italia c’è già stato dal ’22 al ’45, ma
Berlusconi non l’ha rilevato.
- poi la storia di questi vent’anni sarebbe consistita nella sua
infruttuosa ma caparbia corte al giovane
Per Ferdinando Casini per fare un’unica grande casa dei moderati, ma alle
sue profferte per salvare la patria sarebbe
sempre stato opposto uno sdegnoso rifiuto;
Rilevo che qui siamo al primo “qui
lo dico e qui lo nego” perché appena prima aveva detto che non si può combinare
nulla se un partito solo non dispone della maggioranza ed è costretto a
imbarcare partitini centristi.
- poi viene finalmente il piatto forte. Il giorno prima il suo giornale e
Libero, avevano titolato in prima pagina che il Financial Times aveva giudicato
Monti un incapace come politico sostenendo così la linea dell’ultimo Berlusconi
,quello che si ripresenta con toni estremistici in chiave antieuropea e soprattutto
anti-montiana, come avevamo riferito nel post precedente.
Ma “oggi lo dico e domani lo
disdico” : Berlusconi rovescia
il tavolo e incorona nientemeno che Monti e dice : se Monti accetta di
presentarsi io mi ritiro.
Assorbito lo shock segue un balletto da seduta psichiatrica nel quale il “qui lo dico e qui lo nego” prosegue per
mezzora quando Vespa introduce un giornalista del Corriere e uno della Stampa
che cercano con le loro domande di far dire a Berlusconi una cosa appena appena
coerente : si presenta o non si presenta?
A questo punto l’ospite di riguardo di Vespa forse si accorge di avere dato a veder di trovarsi in uno
stato cognitivo alterato e per tentare di uscire dal vicolo cieco nel quale si
era cacciato ricorre nuovamente all’espediente del rivoltare il tavolo e allora
che fa? “qui lo dico e qui lo nego” e
incorona niente meno che Montezemolo : se Montezemolo si presenta mi ritiro.
Il pubblico chiamato a fare claque a senso unico arrivati questo punto non capendoci
più niente non sa che fare : applaudo o
non applaudo?
-ma non finisce qui perché esce anche un Alfano in pole position per
palazzo Chigi.
Mi fermo qui perché la cosa è stata veramente imbarazzante.
Siamo di fronte all’uomo che gli italiani avevano votato e rivotato per
vent’anni e che nel novembre dell’anno scorso è stato costretto a lasciare di
furia il suo posto perché i leader dei paesi partner europei rifiutarono addirittura
il colloquio con un individuo che giudicavano completamente inaffidabile.
Oggi abbiamo capito meglio il perché
Il problema è che l’umiliazione che infligge B, al paese e a sé stesso alla
fine ricade sugli italiani in generale e soprattutto quelli che all’estero o
con l’estero lavorano o ci vivono o devono farci affari per tirare avanti, loro sì, la baracca
Italia.
Due giorni fa il giornale bavarese Süd Deutsche Zeitung annunciava il ritorno di Berlusconi
addirittura con una sua foto incorniciata in un asse da water.
Ieri il Times riportava una vignetta di un B, nudo in diverse pose da
satiro.
Non era mai stato riservato un trattamento di tale dileggio nemmeno ai
personaggi più foschi della storia recente.
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