domenica 9 dicembre 2012

Dopo settimane di penosi ruggiti di capetti - conigli e conigliette berlusconiani l’annuncio scontato B. ritorna i conigli ritornano precipitosamente nella gabbia e Monti finalmente picchia un colpo





Che B tornasse lo sapevamo tutti, dopo vent’anni abbiamo imparato a conoscerlo, sappiamo bene che il suo calendario non ha nulla a che fare con quello del paese, ma è la fotocopia di quello dei suoi processi in corso e vicini a sentenza.
Il caso Ruby per l’appunto è molto vicino alla sentenza e questa è la priorità dei berlusconidi, la politica semplicemente non c’è, c’è solo uno squallido patto che è sempre lo stesso : noi non vogliamo sapere quello che combina il capo purché ci garantisca posto e privilegi, punto.
B. è tanto cambiato in peggio che non sembra nemmeno preoccuparsi più di tanto delle sue aziende che navigano da mesi in  cattive acque sempre peggiori.
Quello che stupisce però è che il seguito dei “clientes” , anche di rango, sia ancora così consistente.
Era scontato che con lui sarebbero rimasti i parlamentari indagati che hanno i suoi stessi problemi di procurarsi un “salvacondotto giudiziario” con un nuovo mandato parlamentare, alcuni dei quali è probabile che lo tengano addirittura sotto ricatto; lo stesso si può ripetere per i clientes che sono in realtà suoi dipendenti e sono molti a cominciare da che lavora nel o con l’indotto di Medaset e poi lo stuolo degli avvocati difensori, fiscalisti, commercialisti, faccendieri; seguono procacciatori e procacciatrici delle ancelle delle “cene eleganti”, che è più demplice pagare con soldi pubblici con un mandato parlamentare o un posto in politica in modo da ridurre il peso enorme che grava sul portafoglio del capo per mantenerli tutti, in modo che non rivelino particolari imbarazzanti.
Alcuni però  nella corte di B., vuoi per il curriculum professionale vantato, vuoi per le pur deboli esternazioni ispirate a spirito critico lasciavano pensare che arrivati a un certo punto di decadenza politica e morale del berlusconismo si sarebbero tirati da parte in cerca di qualche altra formazione che consentisse loro di far politica in un modo più dignitoso.
Ma purtroppo solo pochissimi hanno avuto un pur tardivo soprassalto di  dignità capace di fare prendere loro le distanze da un tale codazzo.
Frattini, Pisanu, Mantovani Cazzola e altri parlamentari meno noti.
E i “super liberal-liberisti” alla Martino, addirittura figlio di uno dei padri fondatori della UE, come fanno a seguire le idiozie antieuropee di B.?
E Baldassarri, economista di un certo spessore, messo regolarmente da parte da Tremonti, ora che fa? Va e tenere su la coda di quell’altro genio dell’economia berlusconiana che è Brunetta?
E Dini e compagni anche loro delusi dal liberismo presunto di B che fanno?
E gli ex An che da settimane promettevano sfracelli e scissioni e che tra l’altro nei primi congressi sul territorio del PDL avevano conquistato un sacco di segreterie provinciali : tutti allineati salvo il solo Mantovano?
E la giovane Meloni, che si era guadagnata una stima probabilmente immeritata, allineata o in attesa della designazione alla presidenza della Regione Lazio?
E la Gelmini che sembrava seguire Frattini, allineata per non scomparire?
E infine lui l’Angelino che si era guadagnato i titoloni dei giornali nei giorni scorsi quando sembrava avere avuto addirittura  il coraggio di mettere all’angolo il capo e che fosse pronto a correre da solo?
Erano tutte fantasie ed  è vera invece la battuta attribuita a Previti :”Angelino è uno che si gli tagli un’orecchia, ti porge subito l’altra”?
Fra tanto squallore non poteva mancare al seguito di B. redivivo, se pure molto ammaccato, il peggio del Vaticano con l’arcivescovo Fisichella, quello del “bisogna contestualizzare” le porcate di B., che nella sua incrollabile fede berlusconiana aveva sostenuto, non richiesto, la propaganda della casa sentenziando che il popolo non deve lasciarsi fuorviare dal successo delle primarie PD, perché gli ex comunisti rimarranno sempre comunisti.
Fortunatamente per ora Fisichella appare come un nostalgico isolato e infatti mi è piaciuto parecchio il sassolino, che si è tolto dalla scarpa quel Dino Boffo, una volta a  capo di tutti i media cattolici, poi distrutto pochi anni fa dalla rabbiosa reazione berlusconiana ai suoi peraltro molto misurati commenti sulle cene eleganti di Arcore apparsi su Avvenire, che dirigeva e che, tornato ora alla direzione della televisione dei vescovi,  in quel  telegiornale ha fatto un commento questa volta al vetriolo sul ritorno di B.
Meglio tardi che mai.
B. commette il solito errore pensando che siano tutti come lui, cioè che tutti abbiano un prezzo, fosse anche solo la garanzia di poter evadere le tasse ed avere garantiti dei privilegi o che si accontentino delle sue mirabolanti promesse o delle sue spiegazioni sbrigativamente infantili :” tutto va male perché i tedeschi che una volta ci avevano invasi coi carri armati ora ci rovinano con l’economia” e allora usciamo dall’Euro.
Ma no, oggi lo dice ma domani lo disdice, questo è l’uomo.
Ho trovato illuminante sentire parlare nei giorni scorsi sul ritorno di B. due tedeschi qualificati Udo Gumpel corrispondente dall’ Italia della televisione tedesca NTV e di Tobias Piller, economista di rango e corrispondente dall’Italia della arcigna FAZ (Frankfurter Allgemeine Zeitung) che è accreditato tra l’altro per essere l’unico giornale che legge direttamente il papa tedesco tutte le mattine.
Mi aspettavo complicati ragionamenti economici ed invece hanno espresso tutti e due un pensiero molto lineare : noi tedeschi deploriamo che voi italiani abbiate scelto per vent’anni un rappresentante come Berlusconi, perché per noi è inconcepibile che si possa dare il governo ad uno che oggi dice bianco e domani dice nero o peggio sostiene di non averlo mai detto, quando ci sono le registrazioni della sua voce.
L’affidabilità è  tutto, se manca in una persona noi non la consideriamo più seria e quindi non faremo mai con lei un contratto, tutto qui.
Questa è la ragione per la quale B. ha dovuto lasciare la poltrona nell’autunno 2011, perché la Merkel e gli altri leader si erano stufati di avere come interlocutore una persona che aveva più volte dimostrato di non essere affidabile, dicendo oggi bianco e domani il contrario.
Oggi B. può rivincere le elezioni?
Secondo il mio modesto parere è molto improbabile ma è possibile in un caso solo, cioè se gli altri si giocassero la campagna elettorale comportandosi peggio di lui e purtroppo è possibile, perché in passato lo hanno già fatto.
Ancora purtroppo, le neuroscienze ci hanno spiegato che non dobbiamo perseverare nella errata convinzione che l’esser umano sia  una entità assolutamente razionale. E’ scientificamente dimostrato che non è così.
E questo spiega il perché di Berlusconi.
Affidarsi all’emozione populista ed ai propri pregiudizi irrazionali è facilissimo per la semplice ragione che a questo ci portano i meccanismi della mente in prima battuta.
Informarsi sui problemi prima di dare un giudizio è faticoso é difficile ed allora i Berlusconi vincono le elezioni.
In passato purtroppo Berlusconi Bersani lo ha fregato non una volta ma sempre.
Oggi  dopo le primarie Bersani non è più quel limitato uomo di apparato che era prima, speriamo che in campagna elettorale dimostri in modo convincente di essere diverso e in che cosa di specifico da Berlusconi.
Ma che può e deve essere decisivo in questi mesi sarà inevitabilmente Monti.
Berlusconi alla fin fine ri-dirà questa originalissima cosa : volete consegnare l’Italia nelle mani dei comunisti? No, bene e allora votate me.
Monti deve uscire finalmente allo scoperto, “metterci la faccia” e dire : volete consegnare l’Italia a un Berlusconi che la porterebbe fuori dall’Europa? Per andare dove in Africa ? Non lo credo e allora  votate me.
Bersani faccia la sua parte e vinca le elezioni.
Poi troverà un compromesso che gli consenta di fare una politica economica di sviluppo e di nuovi posti di lavoro alleato con i centristi di  Monti.
Monti è il rappresentante naturale dei moderati ed è l’unico che credibilmente possa portar via metà del Pdl a B. insieme ai centristi di Casini; ai vari Montezemolo Giannino ecc: alla  pattuglia cattolica di Riccardi Olivero Bonanni ecc, tutto fa brodo e insieme i numeri diventano significativi.
Poi rimane sempre posto e non sarà poco per il nuovo vero cioè per il Movimento 5 Stelle di Grillo , che sa benissimo di non giocare per il governo ma per piazzare una consistente pattuglia di almeno 100 parlamentari.
Questo movimento ha bisogno di tempo per rodarsi , mettere a punto delle procedure di democrazia diretta si ma che diano le dovute garanzie di democraticità e di trasparenza e un posto visibile anche per chi dissente dal capo.
Ci vuole un po’ di tempo e occorre confrontarsi con le istituzioni stando nelle istituzioni.
Ma ne sono sicuro, 100 “rompiballe certificati” non ricattabili e non in vendita nel nuovo parlamento saranno un bel vedere.
Ci divertiremo, o come dice Grillo sarà un piacere.

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